qualche pezzo di me

Capracapracapra tatatatatatatatatata prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Un titolo imbecille per descrivere i suoni potenti che sentivo ieri durante la risonanza magnetica.
Suoni duri e pesanti che le cuffie alleggerivano a malapena.
Pensavo fosse un’apparecchiatura aperta, invece era ancora una di quelle chiuse.
Però sono stata brava, ho resistito per tutto il tempo senza fiatare, come mi aveva detto l’infermiera.

Là dentro ho avvertito ancor di più la mia solitudine, ho cercato qualcosa di gradevole a cui pensare per distrarmi, ma non ho trovato niente di efficace, neppure il gelato.
Così sono rimasta immobile con gli occhi chiusi persa in un nulla assoluto, tanto ci sono abituata.
Cercavo di calcolare il tempo passato e ancora da passare in quel sarcofago scomodo ed ho scoperto il conforto del “prima o poi finirà, è una certezza”.

E infatti è finita la sgradevole esperienza.
Quando sono uscita dal laboratorio mi sono persa in mezzo a tutte quelle cliniche ed ho impiegato un po’ di tempo a trovare la strada per tornare alla mia macchina.
Poi, a causa di un fetentissimo senso unico, mi sono persa in Pavia anche se la conosco bene perché ci ho fatto l’università.

Una volta trovata la via del ritorno, tra auto in colonna e limiti di velocità, mi sono persa nuovamente nella solitudine che in questi frangenti è ancora più sconfinata.

76 pensieri riguardo “Capracapracapra tatatatatatatatatata prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

  1. Che dire? L’ultima volta che l’ho fatta, mi sono……addormentato😂 e la cosa li, l’infermiera o quello che era, mi ha chiesto che cappero di vita conduco, per prendere sonno con dei suoni e ritmi cosi fastidiosi. Gli ho risposto che di mio libdentro cera solo il mio involucro…
    Sai? Per quel poco che posso presumere, ne hai fatte e superate di traversate ” perigliose” questa è soltanto un’altra da tirarsi dietro le spalle..un abbraccio forte da me da Jane e tutti i boschi magici ed i loro abitanti 🥰

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  2. Sulla solitudine non aggiungo nulla. Sulla risonanza condivido il malessere terribile di sentirsi nel loculo, ne ho fatta una sola e spero di non doverne fare altre mai più (avevo resistito solo pensando che, se mi fossi fatta tirare fuori, avrei dovuto ricominciare da capo). Fai sapere grazie, ormai giovedì è passato …

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  3. Auguri sinceri per il tuo reale viaggio di autoguarigione, anche io mi sento solo, io sono assolutamente solo ed ancora troppo malaccompagnato, non vi è nessuno più solo di me e ti rinnovo gli auguri per la tua crescita di luce stellare di coscienza momento dopo giorno dopo anno, grazie al tuo onesto lavoro in coscienza nei riconoscimenti dei tuoi meriti reali, buongiorno! ❤ … ❤

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  4. Io accompagnai una persona e mi levai tutte le cose metalliche mi sentii tirare su la tasca dei pantaloni e avevo dimenticato le mollettine, in pratica volavano senza forza di gravità quel rumore è stressantino

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      1. Gli acufeni ho dovuto cercarli io ho avuto una mega otite nel 92 per poi sospendere i farmaci e curarmi con acqua sulfurea mare 🌊 e tisane queste ultime sono reperibili ovunque te le consiglio

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      2. Credo sia la conseguenza di una azione che sortisce un risultato insperato è inspiegabile ma c’è comunque una azione. La blogger che ti dicevo si è autocurata l artrite reumatoide e in fase avanzata

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      1. Elena però così non vale, siamo troppo in sintonia si potrebbe pensare male, si capisce che anche stavolta la vedo come te?

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      2. Si… hai colto nel segno!, questo ci ha fatto comprendere (azzardo un ipotesi) che la solitudine in determinate circostanze è una risorsa più che una mancanza.

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      3. Sì, la solitudine serve a concentrare gli sforzi per la guarigione. È inutile che ti racconti quante volte non mi hanno lasciato in pace, ma una volta mia cognata mise il bando che ero tornata a casa dall’ospedale, col risultato che le visite di gente che quasi non conoscevo mi hanno provocato un’infezione di cui non si capiva l’origine, ma con l’antibiotico più forte che c’era passò dopo una setrimana, ma ripiombai nelle condizioni di partenza, giudicate critiche. Me la sono legata al dito.

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      4. I gatti ti si trasformano in foche, no io in Italia, o Polinesia, i miei vicini sono in villeggiatura magico momento luglio dovrebbe durare per sempre in eterno

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      5. Elenaaaaaa una vita agreste in un bosco ci offre evaporatina nostra che ne dici ????? Da qua mi sente????
        No ha detto che la sua campagna è alberata lei preferiva l Alaska ma io la vedo bene a preparare il guacamole ad aspen stesse temperature polari.
        Evaporata il tuo è un blog serio le due Elena qui presenti ( e indebitamente assente) cercano l eldorado un mondo migliore migri con noi ?

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      6. Dici …… ti chiedo perdono per il mio correttore automatico gli sto spiegando la differenza tra e congiunzione è verbo ma sul più bello zicchete e me li confonde mentre invio i commenti e passo per analfabeta io,io …..

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      7. L’aspetto che sottolinei io lo chiamo della Malattia dell’Anima da qui la necessaria solitudine quando le altre persone giudicano e non comprendono, te lo hai detto portando la tua esperienza, io non la porto ma basti sapere a te e a Evaporata che è simile alla tua, e dici bene sulla concentrazione degli sforzi anche emotivi verso la guarigione, sono proprio quelli che necessitano di quella che la Woolf ha chiamato una stanza per se, la Woolf riferita ad un livello generale ma vale per molte cose anche per l’elaborazione del malessere.

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