Opinione

Malumori tossici

Esistono persone dotate di una bella intelligenza vivace e produttiva che potrebbe essere una grande fortuna per chi la possiede ma, disgraziatamente, questa fortuna viene dissipata da un insidioso veleno che pervade la mente.
Sto parlando di individui, uomini o donne che siano, i quali nutrono rancori, desideri di vendetta, o sentimenti negativi in genere, dettati semplicemente dall’invidia verso il prossimo che, secondo loro, è toccato da un qualsiasi privilegio elargito gratuitamente ed ingiustamente dalla divina provvidenza.
Oppure gente cui è arrivato disgraziatamente qualche guaio (economico/salute/famigliare) più o meno grave e si sente defraudato per colpa di quella parte di umanità che non ha subìto la medesima sorte.
O, ancora più semplicemente, ritiene che amici e parenti lo sottovalutino rispetto alla perla d’uomo/donna che ritiene di essere.
Di esempi ne abbiamo tutti davanti agli occhi, conoscenti, vicini di casa, amici, colleghi di lavoro, parenti e varia umanità che si trasforma in feroce detrattore di qualunque cosa, non esattamente conforme alle proprie idee, gli altri facciano o dicano.
Questo individuo, oltre a rompere le scatole all’umanità, rischia di farsi tanto male in modo autonomo, nutrendo sentimenti negativi che intossicano il suo stesso corpo e la mente impedendogli di superare i propri guai, usando in modo proficuo le proprie qualità, perché troppo impegnato a detestare gli altri.
In breve tempo queste persone creano il vuoto intorno a se stesse poiché riescono a scoraggiare ed allontanare anche coloro che le amano.
Sporadicamente può capitare a tutti di essere scontrosi, poco socievoli, astiosi, o molto critici nei confronti di qualcuno o del mondo intero, ed è umanamente comprensibile perché difficile riuscire a dare perennemente il meglio di sé in ogni occasione.
Questo fa parte delle circostanze che dobbiamo affrontare percorrendo la strada della vita.
Imbattersi nei “mal mostosi” cronici dipende dal tipo di lavoro che svolgiamo, dagli ambienti che frequentiamo sia in pubblico sia in privato.
Quindi il contatto può essere più o meno temporaneo o duraturo.
Possiamo scegliere di essere tolleranti e comprensivi nei confronti di chi è un po’ bistrattato dal destino e quindi facilmente permaloso o suscettibile, senza però lasciare che superi troppo spesso i limiti del rispetto approfittando della pazienza dimostratagli.
Tratto questo argomento perché anch’io ho avuto esperienze che mi hanno incattivita assai, riempiendo il mio cuore di sentimenti insalubri che mi hanno procurato notevoli sofferenze perché tossici per anima e corpo, ed ho imparato a mie spese che è più prudente liberarsene come fossero scorie che inquinano il nostro ecosistema.

29 pensieri riguardo “Malumori tossici

  1. Difficile commentare per me in quanto parte di quel ritratto che hai fatto sembra essere il mio o per lo meno dove asocialità e poca voglia di stare con altri con cui sento di non essere per nulla in sintonia fa di me un polemico brontolone difficile da sopportare. A mia discolpa però posso dire che se sono così non è ne per invidia ne per rivalsa ne sono uno che gode della rovina altrui. Diciamo che i miei sentimenti sono astiosi nei confronti di ciò che proprio è dannatamente stupido. Al contrario invece, se ciò che mi circonda è buono, tutto sommato riesco ad essere una persona decente anche io al netto del mio caratteraccio che quello purtroppo rimane…

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  2. Alcuni hanno la pressione alta e l’aterosclerosi, da ciò il carattere scorbutico, ne conosco parecchi. Queste malattie modificano il carattere in modo quasi incontrollabile e, purtroppo, gli individui che ne sono affetti manco se ne rendono conto.

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  3. Sono pienamente d’accordo. E’ molto difficile riuscire ad avere un sano distacco da eventi o sfortune varie, però il segreto è quello. Riuscire sempre ad andare oltre il singolo avvenimento, mantenere comunque un atteggiamento positivo nei confronti della vita e degli altri.

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      1. Sì, non avevo molta scelta. Appena è stato possibile, ho tagliato la corda! Era una questione di sopravvivenza. Ora da adulta, dopo un lungo lavoro, mi posso permettere di “guardarli” e sorriderci su!

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