Questa mattina, poco dopo le otto, guardando fuori dalla finestra ho colto un momento di vita altrui tenero e simpatico. Un mio piccolo compaesano stava uscendo da casa, accompagnato dalla nonna, per raggiungere il pulmino dell’asilo che lo stava aspettando in fondo alla via.
Mi ha colpito particolarmente questa immagine poiché ho assistito involontariamente, da lontano, a tutte le fasi della nascita di una nuova famiglia.
Abito in questa breve strada senza uscita, che termina proprio in cima alla salita dove sorge il piccolo condominio di casa mia, da 15 anni.
Essendo una nuova via, da quando sono arrivata, s’è popolata per tutta la lunghezza con due villette unifamiliari circondate dal giardino, graziose e ben inserite nell’ambiente.
Quella da cui è uscito il bimbo l’ho vista prima in costruzione e poi finita.
Ho visto arrivare gli sposi, (per i quali è stata ideata), il giorno del matrimonio.
La festa di nozze, l’arrivo di due simpatici cani meticci che ormai sono amici e riconoscono la mia auto quanto mi fermo a buttare la spazzatura.
E, successivamente, ho notato il fiocco azzurro appeso al cancelletto d’ingresso, la mamma o la nonna a spasso con il passeggino per arrivare a oggi a osservare il nuovo componente della famiglia trotterellare con qualche incertezza e un mini zaino sulle spalle verso quel misterioso automezzo che lo avrebbe condotto in un mondo totalmente nuovo per lui.
Naturalmente non so altro di questa famiglia, tutto il resto lo posso solamente immaginare poiché ci si vede solo “di passaggio”.
Però questo ometto in erba, che visto da lontano appariva un po’ preoccupato per l’ignoto destino che lo attendeva sopra a quel bus giallo, mi ha fatto pensare e immaginare appunto che cosa stesse succedendo dentro la sua testolina poco avvezza alle esperienze senza la rassicurante presenza di genitori e nonni dentro e fuori le mura di casa.
Questo è un piccolo aneddoto raccolto al volo che mi suggerisce riflessioni e pensieri sulle vite degli altri.
Vite osservate a sprazzi come quando viaggiamo in treno di notte e vediamo dentro le case, attraverso le finestre illuminate, immagini di ordinaria quotidianità che però non ci appartiene.
Anche a me piace osservare ciò che accade fuori dalle mie finestre e immagino storie.
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Che bel pensiero! Mi piacciono molto queste riflessioni 💙 e il quadro col gattone 😀💕
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Ecco perché adoro i muri: non guardo e non voglio essere guardato.
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😂 Ma io sono nel punto più alto della strada e abito in mansarda, perciò vedo tutto senza easere vista. Comunque non sono una che spia dentro le case.
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… e a noi ci piacciono ❤
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Sì 💕
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Che bello Vaporina
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Grazie Paola. 🐾❤️
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