AMORE · qualche pezzo di me

Lingua viola

Nonostante le tempeste di tutte le stagioni l’acqua è ancora limpida dentro il torrentello tortuoso e saltellante che mi scorre nel cuore.
Da tempo abbiamo irrobustito gli argini con possenti bastioni ad evitare scorrerie irruenti quanto improvvise come solo questi piccoli fiumi sanno inventare.
Memori di quanto sia stato demolito e recuperato con fatica negli anni trascorsi a spendere e spandere innamoramenti spensierati vissuti senza il minimo risparmio di energica e doverosa sofferente intensità.
Sì, perché l’innamoramento semplice facile non esiste, non è innamoramento è altra cosa.
E’ altra cosa anche quando muta in amore, ma nella mia carriera non sono mai stata capace di trasformare l’innamoramento in amore.
Mi sono innamorata follemente senza mai riuscire ad amare il soggetto che suscitava in me tante emozioni.
Ci sono stati rari, ma spettacolari momenti in cui l’intensità delle emozioni era così vasta da risultare pressoché insopportabile. Momenti certo, attimi fugaci ma indimenticabili e succulenti come i frutti del gelso che cascano a pioggia all’inizio dell’estate dolci di una dolcezza imbarazzante che lascia la lingua viola indelebile.
E poi?
E poi la chiudo qui, andandomene via con la lingua ancora tinta di viola perché ormai questa storia l’ho ripetuta centinaia di volte e comincio a diventarmi noiosa da sola.

Quale amore, quanti amori.
Quale amore, quanti amori.

6 pensieri riguardo “Lingua viola

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