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Io vado ad ascoltar la banda

Ascolto la radio, leggo notizie e commenti dal web riguardo la strage di Manchester. Tante voci gridano preoccupazione esprimendo dubbi circa la partecipazione a manifestazioni pubbliche programmate da tempo. E’ comprensibile, soprattutto quando si tratta dei propri figli. Anch’io, se avessi figli, vivrei col perenne timore di non vederli tornare vivi e non so dire come mi comporterei in casi analoghi a questo.

Voglio comunque ricordare che, proprio ieri, è morto il motociclista Nicky Hayden campione in uno sport che avrebbe potuto ucciderlo migliaia di volte. Ma lui ha perso la vita a causa di un incidente stradale, proprio come potrebbe succedere a qualunque persona comune.

Ai Giudici Falcone e Borsellino la morte è stata addirittura consegnata per strada e a domicilio mentre cercavano di proteggere il nostro paese.

Nella mia infinita stoltezza credo che quando la “Nera Signora” ci vuole trovare, riesce a farlo anche se siamo nascosti dentro un bunker antiatomico. Io esco senza paura e se Allah, Dio o chi per esso, una tegola, una perdita di gas, una buccia di banana, deciderà di portarmi altrove significa che il mio tempo è scaduto.

Amen!

 

9 pensieri riguardo “Io vado ad ascoltar la banda

  1. Sono d’accordo con te. Per quindici anni ho viaggiato in lungo e in largo in Italia e in Europa, erano gli anni del terrorismo politico, spesso dovevamo scendere dai treni, oppure partire in ritardo con gli aerei, a causa degli allarmi bomba. Non mi è mai successo nulla. Quando ho smesso di viaggiare e mi sono sposata, andando a piedi a prendere mia figlia all’asilo, fui investita da un’auto proprio fuori dall’uscio di casa. Per fortuna sono ancora viva.

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